L’annuncio che il Bilancio per l’esercizio 2016 del Gruppo Banco Popolare di Bari chiuderà in attivo fornisce lo spunto per sottolineare l’importanza del contributo dei lavoratori per il benessere della Banca. Il personale è una risorsa e non soltanto un fattore di costo comprimibile all’inverosimile. Ricordiamo all’Azienda che gli inquadramenti maturati vanno riconosciuti tempestivamente, l’orario di lavoro rispettato e le eventuali prestazioni straordinarie retribuite. E che i luoghi di lavoro debbono essere salubri e sicuri.

Dopo il deludente l’incontro con il responsabile del Customer Center del Banco Popolare di Bari sulle motivazioni della richiesta aziendale di prolungamento dell’orario di lavoro del servizio, i sindacati hanno chiesto che gli venga fornito il Documento di Valutazione del Rischio (Dvr) previsto dal Decreto Legislastivo n.81 del 9 aprile 2008. Si è inoltre sottolineata all’Azienda la necessità di colmare le falle che ancora sussistono in tema di Salute e Sicurezza degli ambienti di lavoro.

Non è stata ancora costituita la commissione che avrebbe il compito di monitorare l’applicazione dell’Accordo del 19 luglio 2017 per il contenimento dei costi aziendali, ne sono stati trasmessi ai sindacati i dati sulla riduzione delle consulenze e sugli accantonamenti per la Banca delle ore. Inoltre dei 110 lavoratori a tempo parziale soltanto una minima parte è stata stabilizzata con il contratto a tempo indeterminato.

A due settimane dalla scadenza del termine per l’individuazione del nuovo Fondo Integrativo, i lavoratori del Gruppo Banco Popolare di Bari hanno confermato a grande maggioranza la scelta del fondo pensione Previp. Spiace constatare che su una materia delicata e complessa come quella della Previdenza Integrativa due sigle aziendali abbiano deciso di rompere l’unità del tavolo sindacale che ha l’impegnativo compito del confronto continuo con la Banca.

I sindacati del Banco Popolare di Bari considerano del tutto insoddisfacente il risultato dell’incontro di verifica dell’applicazione dell’Accordo del 19 luglio 2016. I dati forniti verbalmente dall’Azienda sono parziali e incompleti, evidenziando lo scarto tra i contenuti delle intese raggiunte in sede negoziale e ciò che viene concretamente posto in essere nella realtà quotidiana dei luoghi di lavoro.