BuumRoma, 22 ottobre 2019È partito da qualche settimana il progetto Boost, il cui obbiettivo dichiarato è «generare un cambiamento nei comportamenti quotidiani che consenta di migliorare i risultati commerciali della banca». La percezione che se ne ricava è che si voglia scaricare sui lavoratori le inefficienze di una riorganizzazione inefficace.
La situazione della Rete commerciale Bnl sarebbe ancor più problematica senza l’impegno costante e la professionalità dei nostri colleghi, che certo non hanno bisogno dell’ennesimo atto di sfiducia nei loro confronti.
Difficile interpretare diversamente un’iniziativa che assume implicitamente l’idea per cui il problema di fondo siano solo alcune persone ed il modo in cui lavorano.

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